A cura di Simone Azzoni
Un’esposizione dovrebbe intrattenere, informare, raccontare storie, costruire argomenti, educare e soprattutto trasformare l’inaccessibile e lo sconosciuto in accessibile e familiare.
Oggi più che mai l’opera si realizza nell’incontro con lo spettatore che ha il compito di cercarla per trovare il senso del proprio presente. L’esposizione può innescare uno sguardo che dal proprio interno rilegga la realtà quale opera d’arte aperta.
Visitare e partecipare ad una esposizione significa quindi scegliere, prendere la propria posizione, ricordare e accettare un senso non definitivo ma aperto alla complessità, non solo al “fare esperienza”.
Il Seminario intende fornire una piccola, utile, cassetta degli attrezzi: qualche strumento in più per essere in grado di costruire temi, punti di vista e spettatori più consapevoli.
Negli ultimi incontri del corso i partecipanti verranno invitati a lavorare su un esempio curatoriale pratico sfruttando gli spazi espositivi disponibili presso Fonderia.
Programma e tematiche degli Incontri:
Febbraio
Dalla wundercamera al Landmark d’autore. Una teoria dell’esposizione museale.
Lo spazio critico: l’opera aperta e lo spettatore interattivo
Marzo
Esempi di esposizioni attive: dal museo Libeskind di berlino alla Fondazione Cartier di Parigi.
L’uso della trasparenza e della narrazione.
Il mediatore dell’arte.
L’esposizione come viaggio.
Realizzazione di una “esposizione sensibile”: installazione e comunicazione.
Laboratori di didattica
Negli ultimi incontri del corso i partecipanti verranno invitati a lavorare su un esempio curatoriale pratico sfruttando gli spazi espositivi disponibili presso Fonderia.
Il corso può essere riconosciuto come formazione utile all’aggiornamento professionale” (legge 107/2015, art. 1, comma 121)
Queste le date:
– Sabato 6 febbraio dalle 16 alle 19
– Venerdi 19 febbraio dalle 16 alle 19
– Sabato 5 marzo dalle 16 alle 19
– Sabato 19 marzo dalle 16 alle 19
La quota di partecipazione sarà di 100 euro (iscrizione all’associazione esclusa, 10 euro),
per iscrizioni ed informazioni scrivere a:
info@fonderia209.com
Bio
Simone Azzoni è docente di Lettere, Forme e linguaggi dell’arte presso lo IUSVE e Lettura critica dell’immagine presso l’Istituto di Design Palladio.
Collabora come critico d’arte e teatrale per riviste e quotidiani nazionali e locali. È autore di saggi di ermeneutica sulle contaminazioni tra i linguaggi, copioni teatrali e cataloghi di artisti. Ha allestito e curato numerose mostre in spazi non convenzionali.
Fonderia 20.9
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t 045.8012855
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